L'Associazione Culturale Sentieri Sostenibili e la Coop.Artemisia propongono per
Domenica 15 Aprile

 Sulle tracce del Gattopardo: escursione a Santa Margherita di Belìce ed al sito del Castello di Venarìa...

...“Uno di loro, poi, mi chiese che cosa veramente venissero a fare, qui in Sicilia, quei volontari italiani. 'They are coming to teach us good manners' risposi 'but wont succeed, because we are gods”....

“Una delle caratteristiche della vita di Santa Margherita erano le passeggiate pomeridiane,[...]. Le passeggiate erano solitamente di circa sei chilometri e i partecipanti ne facevano o tre all'andata e tre al ritorno, oppure li percorrevano interamente seguiti da una carrozza che li riportava poi a casa. In autunno a volte si recavano in una vigna a mangiar uva, anche se, quando pioveva, non si spingevano oltre i giardini pubblici, un luogo di una malinconia senza limiti, piantato a lecci e cipressi. Da qui tuttavia si godeva di una vista grandiosa:[...] Due volte all'anno si organizzava una spedizione più impegnativa a La Venarìa, un padiglione di caccia dei Cutò a circa sei chilometri da Santa Margherita. I cuochi lasciavano il palazzo alle sette del mattino per preparare i maccheroni, mentre i Lampedusa e i loro ospiti li seguivano più comodamente alcune ore più tardi.” (tratto da “Vita di
Giuseppe Tomasi di Lampedusa” di David Gilmour, Feltrinelli 1989).  

Programma

Raduno dei partecipanti alle ore 8.15 in piazza John Lennon (ex piazzale Giotto). Partenza con mezzi propri
per Santa Margheritadi Belìce (SS624 Palermo-Sciacca, Uscita S. Margherita di Belìce). Visita della Sede del Parco Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa, presso il palazzo Filangeri Cutò. All'interno del palazzo si possono visitare: il Teatro S. Alessandro, il museo “le cere del Gattopardo” con scene del romanzo, il museo del Gattopardo con il manoscritto del romanzo, adiacente allo stesso è il museo della memoria, che offre un percorso di immagini fotografiche ed un filmato audio-visivo a documentazione di alcune drammatiche scene del sisma del 1968. Intorno alle 12.30 piacevole passeggiata tra vigneti e uliveti intorno al sito in cui sorgeva il Padiglione di caccia dei Cutò: la Venarìa.
Pranzo lungo il percorso con muffulette cunzate con le sarde preparate alla Venarìa e un buon bicchiere di
vino. Sulla via del ritorno sosta al Cretto di Gibellina.
Rientro a Palermo previsto per le 18.00.


Quota di partecipazione: € 19.00 ( ingresso al palazzo Cutò, ristoro, quota Coop. Artemisia e Sentieri
Sostenibili).

Contributo per il trasporto, per chi fruisce di passaggio auto: € 8.00.


Per il Sabato e la Domenica, possibilità di pernottare al mare in località Tre Fontane: Quota a persona € 15.00 (a notte) - offerta valida fino ad esaurimento posti.







Scheda tecnica per l'escursione alla Venarìa
Difficoltà: turistica.
Dislivello m25 circa
Lunghezza del percorso: km 2 circa
Natura del percorso: sterrate e sentieri

Per informazioni e prenotazioni: Giuseppe Gullo 3293870651, Giuseppe Ippolito 3403380245.

Fine settimana sui Monti Sicani tra storia, natura e buon cibo



L'Associazione Culturale Sentieri Sostenibili con la partecipazione di Artemisia propone per
Sabato e Domenica 18 e 19 Febbraio.


Fine settimana sui Monti Sicani tra storia, natura e buon cibo
I Monti Sicani si estendono tra le province di Palermo e Agrigento, occupando una superficie superiore ai mille chilometri quadrati. Sono gruppi montuosi isolati con cime tra 1000 e 1500 metri, distribuiti su un altopiano collinare. La morfologia del territorio è determinata da due successioni sedimentarie: l'alternanza di argille e arenarie del Cenozoico, che da luogo al paesaggio collinare con rilievi tabulari, ed i carbonati pelagici del mesozoico che conferiscono disomogeneità al paesaggio con pareti rocciose e gole. Nel territorio dei Monti Sicani sono distribuiti undici paesi. La nostra visita riguarda la parte occidentale del gruppo montuoso caratterizzata dal rilievo ampio e morbido di Monte Genuardo. Si visitano i borghi di Chiusa Sclafani e Giuliana, che si trovano entrambi sullo spartiacque tra le valli del Belìce e del Sosio Verdura. La loro storia, la loro architettura è in gran parte legata a quella delle famiglie nobili che nei secoli ne acquisirono il possesso e ne gestirono le risorse. In essi si conserva l'impronta dell'impianto urbano medievale, chiese, palazzi e castelli custodiscono opere d’arte realizzate da rinomati artisti come il Serpotta, Andrea Carreca e Ruzzolone. il Monte Genuardo (m1180), massiccio tabulare che occupa l’estremità occidentale dei Monti Sicani. Il rilievo è costituito da una successione sedimentaria carbonatica formatasi dal lento accumulo di gusci calcarei di organismi pelagici dal Triassico superiore al Pliocene, da 225 a 5 milioni di anni fa. In prossimità della cima affiorano anche basalti sottomarini, le lave a cuscino (pillow lavas),
risultato di effusioni di magma sul fondo marino avvenute intorno a 135 milioni di anni fa. La Riserva Naturale Orientata Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco è stata istituita nel 1997 per tutelare il bosco misto di leccio (Quercus ilex), e querce del gruppo polimorfo della roverella (Quercus pubescens s.l.) che si sviluppa sull'altopiano.

Programma

Primo giorno: Sabato
Raduno dei partecipanti alle ore 15.30 a piazza John Lennon (ex piazzale Giotto) a Palermo.
Partenza con mezzi propri per Chiusa Sclafani, arrivo e sistemazione nel B&B “Oscar dei Sapori” di Totò Cascio. Nel tardo pomeriggio, a lume dei lampioni, visita del centro storico dal sapore medioevale che con i suoi sette secoli di storia conserva monumenti e manufatti artistici di grande pregio. A seguire, trasferimento nella vicina “Casa della vita contadina” dove, sarà preparata una cena contadina alla maniera di una volta.  

Secondo giorno: Domenica


Ore 9.00, dopo la prima colazione, partenza per la riserva di Monte Genuardo per passeggiata naturalistica guidata nel rigoglioso querceto di Donna Carolina lungo il torrente Pomo, ricco di acque, funghi, muschi e licheni, fino ad un antico abbeveratoio in pietra. Seguirà visita del Centro Visitatori della riserva, recentemente arredato di pannelli che riguardano l'interpretazione e l'educazione ambientale. Passeggiata nel bosco di circa 2 ore, 4 km di sviluppo e 200 metri di dislivello. Sosta in rifugio e pranzo rustico. Nel Pomeriggio trasferimento a Giuliana per visita del borgo e del castello medioevale. Partenza per Palermo alle ore 17.30.

E' necessario comunicare la propria partecipazione


Per Informazioni e prenotazioni: Giuseppe Gullo 329.3870651; Giuseppe Ippolito 340.3380245

L'Associazione Culturale Sentieri Sostenibili con la Cooperativa Artemisia propongono per
Domenica 15 Gennaio
A spasso nella Valle del Belìce
Il Castello della pietra e la chiesa della SS. Trinità di Delia-
La preistoria come preludio della storia, una giornata nella valle del Belìce territorio spesso testimone di eventi storici degni di nota.

La mattinata sarà dedicata alla scoperta del Castello della Pietra, un’affascinante escursione nel profondo canyon scavato da un affluente del fiume Belìce, ricco di vegetazione mediterranea e con significativi lembi di macchia-foresta ed una quercia monumentale. Sovrasta il canyon un frammento di pianura (m 111) rimasto isolato tra il fiume Belìce ed il suo affluente, proprio sul pianoro rimangono tracce evidenti del passaggio dell’uomo in età preistorica: basamenti circolari di capanne, pozzi, frammenti di ceramica, resti di cisterne e ipogei attestano la lunga frequentazione umana del sito dalla preistoria al basso medioevo. A seguire ristoro a base di prodotti tipici locali.
Nel pomeriggio, visita del museo civico di Castelvetrano dove è conservato l’efebo di Selinunte e a seguire visita della piccola chiesetta normanna della SS. Trinità di Delia nei pressi del lago trinità da cui prende il nome. L’edificio risale al XII secolo e rappresenta l'unico esemplare a pianta centrale presente in Sicilia, rimasta intatta fino ai giorni nostri. All'esterno è possibile ammirare tre absidi e attraverso tre porte ogivali si accede al suo interno. La chiesa, di proprietà della famiglia Saporito, si trova dentro un baglio privato e ci riporta ad uno dei periodi più floridi della storia siciliana, il monumento è incastonato in un magnifico giardino ricco di cycas, dracene, alberi secolari e palme molto rare e tra le piante spicca una suggestiva statua del "Civiletti" raffigurante un bambino che piange la madre scomparsa.
Programma della passeggiata

Raduno dei partecipanti alle ore 8.30 in piazza John Lennon (ex piazzale Giotto). Partenza con mezzi propri per autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo uscita Castelvetrano e poi direzione Partanna, passeggiata a contenuto storico, il canyon e il castello della pietra.
Pausa pranzo.
Nel pomeriggio passeggiata nel rinnovato centro storico di Castelvetrano e visita al museo civico dove sono conservati numerosi reperti archeologici, tra cui l'Efebo: un Kourus bronzeo di autore ignoto unico esemplare finora rinvenuto della grande statuaria in bronzo delle colonie greche di Sicilia. A seguire visita della SS. Trinità di Delia. Ore 17.00 ritorno a Palermo.

Quota di partecipazione: € 23,00
Contributo per il trasporto, per chi fruisce di passaggio auto: € 8,00

La quota non comprende il ticket's d'ingresso al museo civico di Castelvetrano (gratis per insegnanti, over 65, studenti etc..).
La Quota comprende: Biglietto d'ingresso per la chiesa della SS. Trinità, pranzo (antipasti, primo, frutta e bibite) e quota Sentieri Sostenibili.
Natura del percorso: sentieri, terreno naturale.

Informazioni: Giuseppe Gullo 3293870651

E' indispensabile comunicare la partecipazione.

L'Associazione Sentieri Sostenibili e la coop. Artemisia propongono per

Domenica 4 Dicembre


Passeggiando nell’antica Entella

Dopo aver lasciato la strada di fondovalle che da Palermo porta a Sciacca si cominciano a risalire le anguste vallate del Belìce Sinistro e ci s’inoltra nell’entroterra siciliano verso i primi contrafforti dei Monti Sicani,dove d’improvviso ci si imbatte in un grande massiccio roccioso che si staglia possente quasi a chiudere la valle del fiume. E’ la Rocca d’Entella, altopiano gessoso intriso di storia e di leggende. Ora montagna luccicante di una miriade di cristalli di gesso, ma per millenni centro di eventi decisivi per la storia della Sicilia, crogiolo di popoli, di culture millenarie che la hanno attraversata, conquistata, distrutta e riedificata: gli elimi, i greci, i fenici, i romani, gli arabi, i bizantini. Raggiungendo a piedi un pianoro tra i cespugli di euforbia e le ferle affiorano le prime vestigia della città di Entella. Si intravedono dal terreno i piccoli tetti spioventi di alcune tombe monumentali fatte di lastre di arenaria, risalenti al IV secolo a.C., e resti di costruzioni che hanno ancora l’antico sapore dei casali fortificati. Arrivati in cima si apre un vastissimo pianoro, contornato da cucuzzoli e creste frastagliate. La città è ancora in gran parte sepolta sotto una spessa coltre di terreno coltivato a grano. Case, edifici pubblici, strade, oggetti, tutto quello che è stato vita e storia di tanti popoli, ora sono racchiusi in uno strato di terra che poco a poco viene svelato dagli archeologi. Storicamente Entella è ritenuta l’ultima roccaforte dei musulmani che resistettero a Federico II di Svevia. Fra le costruzioni di rilevanza monumentale finora messe in luce vi sono le imponenti mura difensive che cingono la città nel versante settentrionale, le due porte di accesso alla città e due castelli, uno interamente scavato consta di una torre fortificata, due cortili interni ed un bagno con un ingegnoso sistema di riscaldamento, l’altro, scavato solo in parte, si trova sul punto più alto della rocca: il Pizzo della Regina.

Nella memoria collettiva degli abitanti di Contessa persiste la leggenda della Grotta dei Dinari, che la ritiene custode di tesori protetti da incantesimi e sortilegi, antica e misteriosa grotta abitata da un mostro strisciante dalle quattordici teste o ancora grotta difesa e protetta da una vecchia signora custode di un antico e ricchissimo tesoro. Il tesoro dell’antica città di Entella.

Programma della giornata

Raduno dei partecipanti alle ore 8.30 in piazza John Lennon (ex piazzale Giotto) a Palermo. Partenza con mezzi propri per le Rocche di Entella, in territorio di Contessa Entellina.

Arrivo e passeggiata a contenuto storico e naturalistico nel sito accompagnati da guide specializzate del CAI (ente gestore delle Rocche). A seguire visita dell’antiquarium di Contessa Entellina che conserva fra i resti dell’antica città Elima una preziosa testimonianza epigrafica, i Decreti di Nakone tavolette bronzee redatte nel III secolo a.C. allo scopo di suggellare e disciplinare la ricomposizione di un conflitto intestino che aveva colpito la città. Ore 13.00 pranzo presso il vicino agriturismo “Calatamauro”.

Dopo il ristoro, passeggiata a Contessa Entellina interessante borgo Arbëreshë. Prima di andare via trasferimento nel vicino monastero di Santa Maria del Bosco: sguardo panoramico del monte Genuardo e veduta d’insieme della fabbrica monastica: dove sembrerà di vivere un'atmosfera senza tempo.

Ore 17.30 Fine servizi e rientro a Palermo

Quota di partecipazione: € 23,00

Il contributo alle spese di trasporto, per chi usufruisce di passaggio in auto è di € 7,00.

La quota comprende: organizzazione, accompagnamento, pranzo, guida naturalistica del CAI e storico dell'arte. (Il pranzo: Antipasti, primi, dolce e caffè, bibite incluse).

La quota non comprende: Trasferimenti e tutto quello non specificato alla voce “la quota comprende”.

Info e prenotazione: Giuseppe Gullo 329.3870651

E' necessario comunicare la propria adesione.

L’associazione culturale Sentieri Sostenibili e la Coop. Artemisia propongono:

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Passeggiando tra Arte e Natura

Programma delle escursioni domenicali:


4 Dicembre

Alla scoperta di Entella”: Visita delle Rocche di Entella, importante sito archeologico. A seguire antiquarium del paese che conserva reperti archeologici di grande interesse storico. Passeggiata nel borgo di Contessa Entellina (borgo arberesche) e veduta del Monastero Santa Maria del Bosco.

15 Gennaio (Sentieri + Artemisia)

La Chiamavano Trinità”: Escursione presso il castello della pietra: rilievo tabulare tra le anse del fiume Belìce, con ruderi di costruzioni preistoriche e indigene, vegetazione mediterranea e una quercia monumentale. Visita della chiesa normanna della SS. Trinità di Delia (di proprietà della famiglia Saporito).

12 Febbraio (Sentieri + Artemisia)

Passeggiando alla Quisquina”: passeggiata a contenuto naturalistico nel bosco della Quisquina fino alla quercia gigante, visita all’Eremo di Santa Rosalia e al museo etno- antropologico e a seguire passeggiata storico-artistica a Palazzo Adriano, set del capolavoro cinematografico di Tornatore “Nuovo Cinema Paradiso”.

26 Febbraio

La Riserva dello Stagnone”: Visita della Riserva Naturale dello Stagnone e a seguire passeggiata storico-artistica della città di Marsala con degustazione di un buon bicchiere di vino in cantina.

4 Marzo (Sentieri + Artemisia)

“Gattopardo e Sciacalletti” sulle tracce del Gattopardo a Santa Margherita Belìce. Visita del Palazzo del principe di Salina, al suo interno si potranno visitare il Teatro S. Alessandro, il museo “le cere del Gattopardo” con scene del romanzo, il museo del Gattopardo con il manoscritto del romanzo, e il giardino privato. A seguire passeggiata tra vigneti e uliveti intorno al sito in cui sorgeva il Padiglione di caccia dei Cutò: la Venarìa dove degusteremo prelibate “muffuletti cunzati”e vino.

24/25 Marzo

Due Giornate con la Storia: Aidone, Morgantina e Piazza Armerina. Visita del museo di Aidone, del parco archeologico di Morgantina e della villa del casale di Piazza Armerina.

Maggio (Data da definire)

La festa del Tataratà a Casteltermini.

10 Giugno (Data da confermare)

Chiusa Sclafani e la Sagra delle ciliegie”: Visita storico-artistica del borgo medievale tra gruppi folkloristici e Stand di prodotti tipici. Dopo il ristoro, preparato alla maniera di una volta, visita di un’azienda agricola per dimostrazione raccolta delle ciliegie.

Giugno (Sentieri + Artemisia)

(data da definire)

La Festa di lu Muzzuni ad Alcara li Fusi.

­­­5 Agosto

Il vecchio marinaio e le sarde di Torretta Granitola”: Visita del borgo marinaro e passeggiata ai Gorghi Tondi, durante la pausa pranzo un vecchio pescatore ci preparerà le sarde incannate cotte alla griglia.


Quasi tutte le escursioni prevedono un ristoro a base di prodotti tipici presso agriturismi del posto

Il programma dettagliato sarà inviato 15 giorni prima della partenza.

Per info e prenotazioni:

Giuseppe Gullo 329.3870651

Saverio Cudia 320.7158970


L'antica Mokarta


L’associazione culturale Sentieri Sostenibili organizza per

Domenica 23 Ottobre:


Passeggiando nell'antica Mokarta


Splendida ed eccelsa città cui nulla manca, che non ha ne pari ne simili” così la definì, nel 1154 il geografo arabo Edrisi.


Nel giugno del’ 827 gli arabi guidati da Asad-Ibn-Alfurat, sbarcarono nella cala di “Quarara” presso Mazara conquistandola. Della dominazione araba, la città, conserva ancora vivo il tracciato viario caratterizzato da strade strette, vicoli e numerosi cortili, rivitalizzati da colorate ceramiche, che si aprono improvvise tra le viuzze della Kasbah.

Tra il Sei e il Settecento, all'impianto urbanistico, tipicamente islamico del nucleo antico, se ne aggiunse uno nuovo, più simmetrico e furono aperte nuove strade e piazze, fra cui quella detta della Repubblica su cui si affacciano, tra gli altri, Il palazzo Arcivescovile, Il seminario dei Chierici entrambe costruiti nel XVI sec. e la Cattedrale, dedicata al Santissimo Salvatore, fondata tra il 1086 e il 1093.

Il continuo mutare delle dominazioni e gli sventramenti che hanno interessato il centro storico ha portato alla fusione dei piccoli quartieri in quattro grandi zone: S. Giovanni (centro del potere religioso), La giudecca (quartiere ebraico), S. Francesco e Xitta.

Forte attrazione turistica è “Il Satiro Danzante”: opera ellenistica di inestimabile valore storico e artistico esposta nell’ex Chiesa di S. Egidio.

Degna di nota è la Cattedrale della città, struttura basilicale a tre navate che conserva stucchi del Ferraro (sec. XVI) ed opere scultoree a firma di Ignazio Marabitti, e Antonello Gagini (1476-1536).


Mazara è definita da molti antropologi una città-esempio in cui la cultura occidentale e quella islamica vivono in armonia, ma a nostro avviso sarebbe più corretto parlare di convivenza pacifica tra le due culture, visto che poche o nulle sembrano essere le occasioni di scambio.



Programma


Raduno dei partecipanti alle ore 8.30 in piazza John Lennon (ex piazzale Giotto) a Palermo.

Partenza con mezzi propri per Mazara del Vallo

Arrivo sul lungomare e passeggiata all’interno del quartiere arabo della Kasbah e del centro storico. In piazza della Repubblica ci soffermeremo sul Palazzo Vescovile, il Seminario dei Chierici e visiteremo la maestosa cattedrale. Nella vicina piazza del Plebiscito visiteremo il museo del Satiro e il portale del Collegio dei Gesuiti soffermandoci sulle tracce visibili della dominazione Normanna in città: l’Arco Normanno (ciò che rimane dell’antico castello), il bassorilievo raffigurante Ruggero d’Altavilla a cavallo.

Non mancheremo di vedere il Teatro Garibaldi costruito nel 1848 con la denominazione di “Teatro del Popolo” e successivamente dedicato all’eroe dei due mondi, la povertà dei materiali utilizzati, legno in massima parte, viene mascherata dalla pretenziosità delle eccessive decorazioni sul soffitto. Simbolo del fermento culturale che durante il XVIII sec. investì la vita della città.

Ore 13,00 Pranzo* a base di pesce presso ristorante del luogo

A seguire passeggiata digestiva sul lungomare dove cercheremo di incontrare un vecchio pescatore che ci racconterà come è cambiata la pesca a Mazara del Vallo negli ultimi cinquanta anni e ci farà vedere da vicino un peschereccio.

La passeggiata continua con la visita al Monastero di San Michele pregevole costruzione abitata dalle Benedettine dove sarà possibile acquistare e degustare dei dolcetti di mandorla preparati dalle sapienti mani dalle suore e vendute nel posto dove venivano trovato gli orfanelli (la ruota).


Ore 17.00 Fine dei servizi.



  • Quota di partecipazione: 24,00 (Pranzo e quota Sentieri Sostenibili)


Tickets ingresso al Museo del Satiro: Intero 6 €

Ridotto (tra 18 e 25 anni) 3 €

Gratuito (minori di 18 anni e maggiori di 65)



Contributo carburante per chi usufruisce di passaggio € 8,00.


*Antipasti: crostino con salmone, insalata di polpo, beccafico di sarda, tabulè con verdure e gamberi.

Secondo: spada alla griglia – raia in agrodolce – contorno- insalata di frutta – acqua-vino e caffè.


L’itinerario potrà subire lievi modifiche in relazione agli orari delle messe.





E' utile comunicare la propria partecipazione entro la mattina di Sabato 22 Ottobre.





Per info e prenotazioni: Giuseppe Gullo 329.3870651, Saverio Cudia 320.7158970.



L'Associazione Culturale Sentieri Sostenibili con la Cooperativa Artemisia propongono per

Domenica 7 Agosto

Il vecchio pescatore e le sarde di Capo Granitola

Sarde alla marinara o incannate, è questo il modo con il quale le preparano i marinai non appena all'alba rientrano dalla pesca notturna. Rimangono sulla spiaggia per fare asciugare o rattoppare le reti e nel frattempo consumano le sarde come prima colazione. Le sarde, appena pescate, vanno sventrate, sciacquate in acqua di mare e infilzate per la testa, una a fianco dell'altra, con spiedi di canna. Vengono quindi e fatte cuocere su un fuoco vivo di legna senza alcun condimento. Appena cotte e bruciacchiate può essere aggiunta una spruzzatina di acqua di mare. Si mangiano con le mani, scartando testa e lisca, separando le squame dalla saporitissima carne. Le località ostiere di Torretta Granitola di Tre Fontane, per quanto purtroppo assediate dall'edilizia privata, conservano importanti frammenti di naturalità.

Programma

Raduno alle ore 8.00 in piazzale John Lennon (ex piazzale Giotto). Partenza con mezzi propri per Campobello di Mazzara e la spiaggia di Tre Fontane. Lunga sosta per il bagno e passeggiata descrittiva degli aspetti naturalistici dell'area (morfologia costiera, duna litoranea, flora e fauna delle dune) e delle problematiche ambientali mai risolte legate all'urbanizzazione dell'area retrodunale. Il pranzo è previsto presso il panificio "Il faro" di Granitola Torretta con le Sarde incannate preparate sapientemente da anziani marinai del borgo e prodotti locali come la rianata (sfincione), il pane nero, l'olio di Castelvetrano, vastedda del Belìce.

Dopo pranzo passeggiata a Capo Granitola per l'osservazione delle due torri cinquecentesche e delle “pirrere” (cave di calcarenite). Segue trasferimento al Baglio Florio e alle Cave di Cusa. Il baglio ospita un piccolo museo della vita contadina e alcuni pannelli didattici che ricostruiscono il processo di estrazione e trasporto dei rocchi di colonna per i templi della Selinunte greca. Prima del rientro altra sosta ad uno dei ponti dell'Acquedotto di Bigini opera pubblica iniziata da don Carlo d'Aragona nel 1575 e portata termine dal pronipote Giovanni nel 1615.

Rientro a Palermo alle 20.00 circa.

Quota di partecipazione € 22.00, per il pranzo e la quota Artemisia-Sentieri Sostenibili.

Il contributo indicativo per il carburante per chi usufruisce di passaggio altrui è di €10.

E' indispensabile comunicare la partecipazione al pranzo.

Info e prenotazioni: Giuseppe Gullo 329.3870651 Azzurra 3481711397

Sito consigliato: http://www.capogranitola.altervista.org